03/03/11

Il Casette d'Ete messo in ginocchio dalla pioggia

E' con profonda partecipazione che la Folgore Falerone esprime la propria solidarietà verso la società sportiva  ASD Casette d'Ete Calcio 1968 colpita duramente in questi giorni dall'esondazione del fiume adiacente alla struttura sportiva della società.
Al Presidente, ai dirigenti, ai ragazzi della prima squadra e del settore giovanile va tutta la nostra umana comprensione.
Come segno di vicinanza pubblichiamo il comunicato del Presidente Corradini apparso oggi su www.tribunastadio.it


Gli eventi climatici di questi giorni ed in particolare quelli di mercoledì 2 marzo che si sono riversati con distruttiva potenza a Casette d’Ete tanto da averne ampia e diffusa ribalta nazionale nelle maggiori testate mediatiche hanno purtroppo coinvolto, anzi, messo pesantemente in ginocchio anche la A.S.D. Casette d’Ete Calcio.
La piena del fiume Ete Morto infatti ha trovato maggior sfogo proprio nel bacino dove ha sede il campo sportivo Brancadoro e tutti i servizi connessi compresi magazzini vestiario, lavanderia, locali caldaia, attrezzature sportive (palloni, paletti, coni, tappetini ecc.), quadro elettrico (appena sostituito ad ottobre), trattorino tagliaerba, macchina segna campo… insomma tutto il capitale materiale e operativo della società.
Il luogo non è nuovo ad episodi simili ma per rendersi conto di ciò che stavolta ha dato un colpo pesante all’attività della società per la stagione in corso e forse anche per quelle future sono evidenti le dimensioni delle evento. Qualcosa di simile infatti era accaduto nel 1999; a quell’epoca il fiume non oltrepassò il livello stradale del ponte cittadino come stavolta e al campo sportivo l’acqua arrivò a circa un metro sopra al pavimento degli spogliatoi; stavolta invece il livello ne ha quasi raggiunto il tetto e addirittura è arrivata a coprire il primo gradino della tribuna spettatori.
Vedere sotto i propri occhi una struttura, purtroppo l’unica all’aperto che era rimasta in paese, affondare sotto le onde tumultuose di un mare di acqua e fango è davvero dura. Durissima. E se si pensa alla vita che ci girava dentro, con i ragazzini del settore giovanile a divertirsi ed imparare tutti i giorni lo sconforto è ancor più grande. Trecentosessantacinque giorni all’anno spesi con sacrifici, tempo, fatica, attenzione, denaro, responsabilità personali svaniti in un cumulo di creta e ammassi di tronchi d’albero.
Ovviamente nulla in confronto a chi a perso i propri cari e ai quali va il nostro affetto.
Il nostro sarà forse l’ultimo dei problemi da risolvere in questa grave emergenza ma speriamo che chi di dovere abbia a cuore la sorte di chi per la comunità ha dato tanto.
Per i mesi a venire, rimasti prima dell’estate, cercheremo di stringere i denti per non abbandonare di punto in bianco l’unico capitale rimasto, quello umano e ci daremo da fare per portare a termine col massimo impegno le stagioni di tutte le categorie di atleti.
Ringrazio sin d’ora tutti i dirigenti, i collaboratori della società e quanti vorranno aiutarci per rimediare al necessario con aiuti di qualsiasi genere e colgo l’occasione per ringraziare anche le Amministrazioni Comunali di Sant’Elpidio a Mare e Porto Sant’Elpidio, il delegato F.I.G.C. di Fermo Prof. Malaspina, la A.S.D. Elpidiense Cascinare la A.S.D. Calcio Porto Sant’Elpidio, la A.S.D. Piane di Falerone e il sig. Marco Valori per la sensibilità già mostrata.

Danilo Corradini – Presidente della ASD Casette d’Ete 1968 Calcio

tratto da www.tribunastadio.it

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